Giuliano Massimiliano Minutillo Turtur, classe 1971, fin da piccolo si appassiona al mondo dei motori, soprattutto automobilistico. Passione ereditata dal padre, ex corridore di buon livello di gare in salita con le auto. A 12 anni inizia a partecipare a qualche gare nei Giochi della Gioventù con le BMX. A 16 anni viene fulminato dalle 2 ruote tassellate. Prova una moto di un amico sul Crossodromo di Cingoli ed è amore a prima vista. Negli anni seguenti con moto di amici prestate e poi finalmente con una propria moto partecipa a diverse gare di Motocross nel campionato regionale delle Marche. Ottiene dei buoni risultati in due Coppe 1000 Dollari, fin quando nel 1980 durante una gara di cross finisce fuori pista, facendo un discreto volo di parecchi metri per poi finire su un capanno di lamiera, distruggendo moto e un paio di costole ed il mento. E’ l’ora ripassare alle moto da strada. Acquista un CBR 600 nuovo, dopo sei mesi lo distrugge in una curva sulla sacrofanense. Lui illeso , la moto da buttare. Ecco che un compagno della squadra di Rugby, guzzista navigato, gli consiglia l’acquisto di una Moto Guzzi, con le testuali parole: "di motore non è un granchè, ma in curva viaggia su 2 binari come un treno altro che giapponesi."Bastano queste poche parole per convincerlo. Dopo poche ricerche trova un vecchia Le Mans III di colore bianca e nera, pagata 1.800.00 Lire. Inizia così una relazione vera e propria con la sua Guzzi, che pur avendo spesso problemi di varia natura: dall’impianto elettrico che fa le bizze, cavi della frizione che si stuccano, cerchi che si ovalizzano e ammortizzatori difficili da far funzionare a dovere, dimostra di essere viva con un proprio carattere con pregi e difetti. Si macinano chilometri assieme, si accendono bagarre con gli amici, tutti su potenti giapponesi, si compiono viaggi indimenticabili. Ed è proprio quando a Vallelunga, con la sua fidata Le Mans III, compie un giro con la moto che derapa a destra e sinistra, che lo fa notare da Claudio Porrozzi, l’allora direttore della rivista “La Moto”. Inizia un nuovo capitolo, un sogno che diventa realtà. Provare e testare le moto, partecipare alle presentazioni ufficiali di nuovi modelli, scrivere di moto e del mondo che gli ruota attorno. Con le immense possibilità che un lavoro del genere può offrire "Schizzo", questo il suo nome di battaglia in moto, inizia a correre in diverse specialità motoristiche. Partecipa in ordine sparso: a gare di Short Track con le Harley, diverse gare in pista nel Campinato italiano di Superbike e SuperSport - con le moto messegli a disposizione o dalla rivista o dalle case produttrici al fine di testare nuovi materiali - al campionato Interregionale e Nazionale di Super Motard, ed infine di Enduro negli ultimi anni. Con una nuova Le Mans III acquistata nel 2002, modificata pesantemente, partecipa nel 2006 al Classic Tourist Trophy dell’isola di Man. Arriva 32° su 120 iscritti. Un’esperienza che non scorderà mai, un' ulteriore sogno avverato, anche se con un dispendio economico non indifferente... Tutte queste esperienze in sella a diverse moto gli vale il soprannome di “L’uomo che sussurra alle moto”. Passano gli anni ed ecco che la scuderia di "Schizzo" inizia ad ampliarsi. Arrivano diverse moto sempre legate agli anni 80/90 grande periodo motociclistico, che tanto a dato al mondo delle due ruote. Kawasaki GPZ 900, Ducati Paso 907ie , Yamaha XT 600 Tenerè, Yamaha V-Max, Suzuki GSX r 750 e 1100 ed ultimamente una bellissima Guzzi Le Mans II. Insomma siamo davvero lieti di avervi raccontato la storia di uno di noi, uno che sente l'anima di queste creature di acciaio e alluminio, specialmente se hanno impresse sul serbatoio l'Aquila dalle ali spiegate.
"Schizzo" regna in un luogo speciale, un box trasformato in eremo colorato odoroso di grasso e cuoio. Qui, tra tute, caschi e serbatoi, compie i suoi ritiri spirituali, le sue ascensioni fantastiche nel regno della motocicletta.
Luca Mancinotti
lunedì 12 aprile 2010
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Buongiorno ragazzi,
RispondiEliminavi contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
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Sperando di avervi incuriosito, vi invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti, domande o suggerimenti,
Cordialmente,
Silvia
Responsabile Comunicazione
Paperblog Italia
silvia@paperblog.com
Ciao Ragazzi, sono Marco il presidente delle Aquile d'Argento, ed il curatore del sito www.aquiledargento.it, ho dato un'occhiata al blog, volevo farvi i complimenti per i contenuti e a tal proposito volevo dare eco di alcuni articoli sul nostro sito, ovviamente linkando al vs blog. ciao e in bocca al lupo
RispondiEliminamarco